Il
braille è un tipo di scrittura e lettura in rilievo per non vedenti
creata nel XIX secolo dal francese Louis Braille.
Questa
scrittura è formata da un massimo di sei punti impressi con un
punteruolo su della carta spessa. Questo punteruolo viene orientato,
da chi scrive, entro delle caselle della grandezza di circa 3 × 2
millimetr. Questi caratteri possono anche essere riprodotti con la
dattilobraille che è una macchina formata da sei tasti, ognuno dei
quali imprime un punto sulla carta, più un tasto spaziatore per
separare una parola dall'altra.
La
differenza tra la tavoletta e la dattilobraille è che, con
quest'ultima, il non vedente può sentire subito ciò che scrive
mentre con la tavoletta deve scrivere al contrario rispetto al reale
posizionamento dei simboli.
Qui sotto riportiamo l'alfabeto e alcuni caratteri in braille:
Bambini non vedenti
giovedì 16 gennaio 2014
martedì 10 dicembre 2013
Cane guida
I
cani guida sono dei cani qualunque, con un particolare addestramento
utile per poter essere d'aiuto alle persone non vedenti.
Creano delle relazioni speciali, aiutano le persone disabili a migliorare la propria vita.
È un aiuto molto importante per le persone non vedenti in quanto, esse, possono aspirare ad una vita normale compiendo le attività quotidiane come tutte le altre persone.
Oltre al cane guida un altro strumento utile e molto importante per i non vedenti è il bastone con il quale possono camminare evitando di andare contro a pericoli, ostacoli e persone.
Creano delle relazioni speciali, aiutano le persone disabili a migliorare la propria vita.
È un aiuto molto importante per le persone non vedenti in quanto, esse, possono aspirare ad una vita normale compiendo le attività quotidiane come tutte le altre persone.
Oltre al cane guida un altro strumento utile e molto importante per i non vedenti è il bastone con il quale possono camminare evitando di andare contro a pericoli, ostacoli e persone.
lunedì 4 novembre 2013
I colori..
La
percezione del colore è data dalla capacità del sistema
oculo-cerebrale di decodificare una particolare lunghezza d'onda, che
viene poi definita in un determinato colore.
I non vedenti dalla nascita, perciò, non possono percepire fisicamente il colore ma possono farlo grazie alla percezione tattile e olfattiva, che permette loro di imparare e di distinguere i colori.
Associando ad ogni colore un oggetto,una consistenza o un odore, i bambini non vedenti, anche nel momento in cui si trovano da soli, riescono a distinguere un colore da un altro.
Esempi di colore per non vedenti:
I non vedenti dalla nascita, perciò, non possono percepire fisicamente il colore ma possono farlo grazie alla percezione tattile e olfattiva, che permette loro di imparare e di distinguere i colori.
Associando ad ogni colore un oggetto,una consistenza o un odore, i bambini non vedenti, anche nel momento in cui si trovano da soli, riescono a distinguere un colore da un altro.
Esempi di colore per non vedenti:
- MARRONE:
profumo di caffè, tronchi ruvidi degli alberi. Poche gocce di caffè
dentro al colore marrone distingueranno questo colore dagli altri.
- GIALLO: la sabbia del mare, la farina per la polenta. Inserendo nel colore giallo un po' di sabbia o di farina sarà semplice capire di che colore si sta parlando.
- BLU: un colore che rimanda a freschezza, all'acqua e al cielo.
- ROSSO: lo si può associare alle fragole, sia per l'odore che per la consistenza particolare.
giovedì 3 ottobre 2013
Lettera di una ragazza non vedente
Voglio
condividere una lettera scritta da Stefania, una ragazza non vedente,
dopo aver frequentato un corso "manovre disostruzione
pediatriche" svoltosi presso l' Unione Italiana Ciechi a Roma.
“Ciao Marco,
rieccomi a comunicarti le mie impressioni, che già in parte ti ho
largamente espresso ieri.
Innanzitutto, volevo
iniziare col dirti che il problema dell'ostruzione
delle vie aeree in
generale è sempre stato da me vissuto con grande paura, sia per una
mia esperienza personale di quand'ero bambina, sia per il fatto di
aver assistito alla quasi morte di due persone a me vicine,
miracolosamente scampata, grazie all'intervento di persone che
sapevano cosa fare al momento giusto o che comunque hanno avuto la
prontezza di agire, mantenendo la lucidità. Per questo, è nato in
me il desiderio di saper gestire queste situazioni, sia per me
stessa, che per gli altri. Come ti dicevo però,i pregiudizi delle
persone ed in particolare degli addetti ai soccorsi del luogo dove
lavoro, mi hanno
impedito di poter
arricchire in questo senso il mio bagaglio di conoscenze teoriche e
pratiche, facendomi altresì sentire inutile e impossibilitata ad
aiutare gli altri in un momento così delicato, che richieda l'uso
tempestivo delle manovre di disostruzione o rianimazione. Mi hanno
anche fatto credere che sarei stata soggetta a provvedimenti penali,
qualora non fossi stata capace di espletare correttamente queste
manovre e portare a buon fine il salvataggio di una persona.
Tuttavia, quando
ieri sono venuta al tuo corso, mi si sono "aperti gli occhi",
il che non è solo una battuta, ma la verità! Infatti, quando sono
venuta ero un po' scettica sull'effettiva utilità che questo corso
avrebbe potuto avere per me personalmente, viste le cose che mi
avevano detto per convincermene.
Tuttavia, quando ho
ascoltato la tua lezione di teoria e poi ho fatto le prove pratiche
sui manichini, ho capito che, anche una persona non vedente, col suo
istinto e la sua sensibilità può riuscire a fare la differenza in certi
momenti così brevi, ma così decisivi per la vita di
un'altra persona.
Inoltre, essendo convinta che la vita di un essere umano ha un valore
assoluto e superiore ad ogni altra cosa, non posso e non voglio
rimanere passiva ad un problema che all'apparenza non sembra così
notevole, ma che in realtà può attentare subdolamente e quando meno
ce
l'aspettiamo alla
vita di una persona. Già siamo così piccoli in confronto alla
natura che ci circonda e possiamo incidere così poco sugli eventi
che determinano la nostra vita, che non possiamo permetterci di
rifiutarci di fare quel poco che è in nostro potere per evitare la
morte di una persona. Scusami per il lungo monologo, ma è davvero
tutto quello che penso e che sento.
Quindi, conta sulla
mia presenza il 12 luglio al corso di rianimazione cardiopolmonare
adulto-bambino.
Grazie ancora di
tutto e ci vediamo presto!
Stefania "
giovedì 12 settembre 2013
Centro d'aiuto: "Fondazione Hollman"
Una fondazione molto importante per i bambini non vedenti è la "fondazione Hollman" che è un ente privato Olandese con sole due sedi in Italia, una a Padova che accoglie i bambini da 0 a 14 anni e una situata a Cannero di Riviera che si occupa dei bambini da 0 a 4 anni.
Gli interventi di riabilitazione, solitamente, vengono effettuati durante dei soggiorni che i bambini svolgono presso il centro insieme alla mamma o ad un altro familiare.
questi soggiorni di cura, hanno una durata variabile da una a tre settimane e sono intervallati da delle visite ambulatoriali periodiche.
Centri d'aiuto e fondazioni come queste sono molto importanti per lo sviluppo del bambino e per il sostegno ai genitori, purtroppo, non ce ne sono molti in Italia.
Gli interventi di riabilitazione, solitamente, vengono effettuati durante dei soggiorni che i bambini svolgono presso il centro insieme alla mamma o ad un altro familiare.
questi soggiorni di cura, hanno una durata variabile da una a tre settimane e sono intervallati da delle visite ambulatoriali periodiche.
Centri d'aiuto e fondazioni come queste sono molto importanti per lo sviluppo del bambino e per il sostegno ai genitori, purtroppo, non ce ne sono molti in Italia.
venerdì 16 agosto 2013
Bocelli: un esempio di vita
Tutti,
almeno una volta, abbiamo sentito nominare Andrea Bocelli che può
essere definito come uno degli esempi maggiori per tutte le persone,
vedenti e non vedenti.
E'
senza dubbio la voce italiana più amata nel mondo degli ultimi 15
anni, anche a livello internazionale.
Nasce
il 22 settembre 1958 a Lajatico (Pisa), è cresciuto nella fattoria
di famiglia, nella campagna toscana. Già all'età di sei anni è
alle prese con lo studio del pianoforte, a cui dedica molto tempo e
passione. Oltre al pianoforte inizia a suonare altri strumenti come
il flauto e il sassofono, immergendosi sempre di più nella musica e
arrivando a capire che la sua vera passione la poteva trovare nel
canto.
A
causa di un glaucoma congenito, Bocelli, fin dalla nascita ha
presentato problemi alla vista e all'età di 12 anni diventa
completamente cieco a seguito di una pallonata sull'occhio con cui
vedeva ancora.
Nonostante
questo fatto, non si perde d'animo, continua il suo sogno del canto
affermandosi inizialmente come tenore. Egli incontrò varie
difficoltà nell'affermarsi come tale per questo decise di
presentarsi al pubblico non più come tenore, ma come un cantante di
musica leggera per poi farsi riconoscere nuovamente come tenore, uno
dei maggiori d'Italia.
Possiamo
notare come, nonostante la sua disabilità visiva e le difficoltà
incontrate nel suo percorso di vita, Bocelli sia riuscito ad arrivare
al suo scopo senza farsi abbattere da questi ostacoli, facendo così
capire che tutte le persone, con un po' di impegno, possono
raggiungere i loro sogni.
venerdì 26 luglio 2013
Libri sul tema
Sono
stati scritti diversi libri sul tema della cecità: alcuni di
semplice informazione altri, più toccanti e significativi,
contenenti testimonianze di gente che vive in prima persona questa
disabilità.
www.repubblica.it/2008/09/sezioni/persone/libro-non-vedenti/libro-non-vedenti/libro-non-vedenti.html
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